- Editore: Cisalpino Istituto Editoriale Universitario
- Autori: Alessandro Cavagna
- Collana: Acta et Studia
- Collana Numero: 15
- Edizione: Prima Edizione
- Pagine: 356
- Tipo di copertina: Brossura
- Iconografia: Illustrazioni a Colori e in Bianco e Nero
- ISBN: 9788820510725
- Anno di pubblicazione: 2015
- Dimensione copertina: 17 x 24
Alla fine del IV secolo a.C., le scelte in ambito di politica monetaria perseguite da Tolemeo I causarono una profonda cesura nella circolazione delle serie egiziane. I flussi di queste monete verso le aree del Mediterraneo orientale si interruppero nel giro di alcuni anni. Come testimaniano le scoperte archeologiche nei territori sottoposti all’autorità tolemaica, la chiusura del mercato monetario interno fu ermetica e almeno dal terzo decennio del III secolo a.C. nessuna moneta “straniera” entrò più in Egitto. Tuttavia, i rinvenimenti di moneta egiziana nei territori extra-tolemaici mostrano una limitata fuoriscita di moneta dai confini del regno lagide.
In particolare, per quanto riguarda il mondo tolemaico un’analisi che metta a frutto le indicazioni provenienti dai rinvenimenti erratici e dai ripostigli non può prescindere dalla consapevolezza che, a differenza di altre realtà antiche, la sua economia monetaria fu profondamente vincolata da una specifica scelta politica: come viene indagato nella Parte I del presente lavoro, infatti, Tolemeo I emise moneta su uno standard sfavorevole all’esportazione delle monete in oro e argento e impose l’obbligo di cambio delle serie straniere, sancendo l’ermetica chiusura del mercato monetario interno. L’assenza di monete straniere rinvenute in territorio egiziano sembra, in effetti, confermare che il controllo sulla circolazione della moneta fu serrato e che la creazione di Tolemeo I venne a lungo salvaguardata. Ciò nonostante, come viene evidenziato nella Parte II, l’analisi delle occorrenze di moneta tolemaica al di fuori dei territori sotto controllo lagide descrive una “geografia della moneta” caratterizzata da una certa “emorragia” monetale. Non si trattò, tuttavia, di un regolare afflusso di numerario dal mondo tolemaico verso l’esterno: al contrario, accanto a una limitata presenza di materiali riscontrata in diverse realtà territoriali, solo in alcune e circostanziate occasioni – come viene indagato nella Parte III – la fuoriuscita di moneta dal regno lagide fu legata a fenomeni di più ampia portata.
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